Trento, 24 settembre 2012
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Radostin Stoytchev stamattina durante il suo intervento alla Sala Depero in Piazza Dante a Trento (foto Magrone - PAT) |
L’allenatore della Trentino Volley, fra le personalità di spicco invitate per tenere a battesimo la manifestazione che si propone come un vero e proprio festival della solidarietà internazionale, ha infatti avuto parole importanti (ed applauditissime) per la comunità trentina nel suo discorso tenuto dopo quello del Presidente della Provincia Lorenzo Dellai, del Vescovo di Trento mons. Luigi Bressan, di suor Rosetta Benedetti, di mons. Angelo Massafra e di Leonora Zefi.
“Sono un allenatore straniero ma ormai mi sento trentino a tutti gli effetti e mi fa particolarmente piacere essere qui ad offrirvi la mia testimonianza – ha spiegato il tecnico bulgaro - . Il mio lavoro è sicuramente difficile ma molto affascinante: non è facile riuscire a creare un gruppo omogeneo e determinato nel raggiungimento dell’obiettivo con ragazzi con culture diverse. Io stesso mi sono dovuto ambientare alla mentalità italiana e prima di venire a Trento mi sono preparato imparando la lingua italiana perché penso che questo sia il primo passo importante per capire e farsi capire in una realtà nuova. A Trento ho trovato un’ambiente fantastico e tanti nuovi amici. Il calore della città e dei tifosi ti fa sempre sentire a casa tua nonostante i tanti chilometri di distanza dalla mia Sofia. La mia famiglia in questi anni è diventata trentina a tutti gli effetti. I miei figli frequentano la scuola elementare italiana a Trento e mi fa sorridere pensare che oramai conoscano meglio il dizionario italiano rispetto a quello bulgaro. Anzi, spesso a casa, quando parliamo tra di noi, iniziamo una frase in bulgaro e la terminiamo in italiano".
“Per quanto mi riguarda l’integrazione mia e dei miei cari a Trento è ottima, ma questo anche grazie al calore che abbiamo trovato, alla voglia della città di partecipare al grande progetto sportivo della Trentino Volley, che ha permesso alla Città di farsi conoscere ad ogni latitudine – ha concluso Stoytchev - . Voglio ringraziare Trento per aver permesso la realizzazione di tutti questi successi: non alludo solo alle risorse economiche ed organizzative offerteci ma soprattutto a quelle morali. Io e la squadra possiamo lavorare in un ambiente ideale dove, ripeto, ci si sente sempre a casa”.
Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa